Un giorno di quasi 40 anni fa circa, mio fratello più grande (i fratelli più grandi sono nati per avere queste colpe) fece entrare in casa un arnese strano ma allo stesso tempo molto sensuale, così curvilineo e dotato di 6 corde. Ricordo che lo guardai con molta curiosità e interesse e già, probabilmente, con una certa attrazione. I giorni seguenti iniziai a osservarlo di nascosto mentre suonava quella chitarra già provando una certa invidia per la sua capacità di tirarne fuori dei suoni stupendi e armoniosi, cosa che non mi riusciva affatto quando, sempre di nascosto, quando mio fratello era via, sfoderavo la stessa chitarra e provavo a tirarci fuori anche solo un’idea di suono (figuriamoci se armonioso).
Fu grazie alla pazienza di qualche amico (anche gli amici, come i fratelli maggiori, hanno sempre di queste colpe) che cominciai a strimpellare qualche accordo, facendomi prestare lo strumento.
Le canzoni di Edoardo Bennato, Guccini, De Gregori (molto raramente Battisti, lo giuro!) furono le mie prime vittime e da lì a voler scrivere qualcosa di originale e totalmente mio il passo fu piuttosto breve e veloce, complice la santa mamma Silvana che ha subito in silenzio i miei “schiamazzi” a tutte le ore del giorno..
Iniziai anche a scrivere testi, che erano di una ingenuità che ora fa quasi tenerezza. L’era tecnologica poi ha fatto il resto, dandomi la possibilità di poter mettere subito in pratica le idee.
Alla chitarra, con il tempo, si è affiancato un pianoforte e, poi, una tromba ed è con queste armi che mi piace esprimere le mie idee, le mie emozioni, i miei stati d’animo.
Qualcuno diceva che la musica fa rimanere giovani. Condivido.
L’essenziale è continuare a tenere ben alte e salde le antenne della curiosità, di non abbassare mai la guardia davanti al tempo che fila veloce e, soprattutto, di essere sempre pronti a mettersi in discussione per una nuova canzone o per un progetto nuovo.
In queste pagine, piano piano, vorrei riunire tutto ciò che ho fatto negli anni, la musica e i testi che ho scritto e, spero, scriverò.
E il teatro, attraverso il quale mi sono tolto qualche bella soddisfazione.
Il tempo e la musica mi hanno regalato grandi sorprese, soprattutto nei musicisti che mi ha fatto incontrare e uno di questi musicisti, ormai da più di vent’anni, mi accompagna in questo girovagare tra esperimenti e scoperte. Da qualche anno abbiamo iniziato un progetto/avventura che non so davvero dove ci porterà ma so per certo che mi regalerà quello che sto cercando: la possibilità di giocare con la musica e di spiegarmi parecchie cose del mondo tramite essa. L’aver incontrato un Poeta che, molto meglio di me, sa come mettere su carta pensieri, emozioni e modi di spiegare i percorsi tortuosi della vita, è stata solo la ciliegina su una torta che non voglio proprio smettere di assaggiare.
M.